MEMORIALE DELLA CATENA BALTICA
Quale dovrebbe essere il significato di un ‘memoriale’? Si tratta di definire un segno architettonico nel paesaggio della città, insediare un monumento che mantenga viva la testimonianza storica di un evento? Di certo questi aspetti sono contemplati, ma celebrare la ‘Singing Revolution’ dovrebbe rappresentare un modo per rievocare e comunicare quei sentimenti che si manifestarono nella popolazione accomunando i tre paesi baltici. In quest’ottica il Memoriale viene inteso più come un’esperienza diretta di quei sentimenti di partecipazione e presa di consapevolezza, attraverso un’installazione dinamica e attrazioni attive. Il sito non viene occupato da un monumento in senso tradizionale con la sua presenza fissa, ma diviene un’installazione permanente nello spazio aperto, di cui i cittadini possono usufruire come spazio pubblico, e contemporaneamente introduce un simbolo fluttuante nel paesaggio cittadino. Il memoriale è composto da un livello a terra che espone i caratteri salienti dei fatti storici in una trasposizione simbolica, geometrica e materica della catena umana. Questa disposizione, che può essere percepita soltanto parzialmente percorrendola a piedi, assume tutta un’altra completezza nella visione di insieme sull’intera area, resa possibile dal pallone aerostatico che sale fino a 150 metri dal livello del suolo.