Quale dovrebbe essere il significato di un ‘memoriale’? Forse si tratta di marcare un segno architettonico, un simbolo iconico disposto nella città, o piuttosto un riferimento cronologico? Di certo tutti questi aspetti sono contemplati, ma celebrare la ‘Singing Revolution’ dovrebbe rappresentare un modo per ricordare e mettere a fuoco quei sentimenti che si manifestarono nella popolazione accomunando i tre paesi baltici. In quest’ottica il Memoriale viene inteso più come un’esperienza diretta di quei sentimenti di partecipazione, per invitare i cittadini e i visitatori a soffermarsi sull’evento attraverso un’installazione dinamica e attrazioni attive. Il sito non viene occupato da un monumento costruito con la sua presenza ingombrante, ma diviene un’installazione permanente in spazio aperto, di cui i cittadini possono usufruire, e contemporaneamente afferma un simbolo fluttuante nel paesaggio cittadino. Il memoriale infatti è composto da un livello a terra che espone i caratteri salienti in una trasposizione simbolica e geometrica dell’evento. Questa disposizione, che può essere percepita soltanto parzialmente percorrendo a piedi l’area, assume tutta un’altra completezza una volta osservata dal pallone aerostatico che sale fino a 150 metri dal livello del suolo.
HMMD Architecture Competitions
Studio Comoglio Architetti
2.800 mq.
Concorso
2015