Il progetto procede sviluppando una stratificazione di tracce e una sovrapposizione di punti di osservazione, che generano gli elementi del complesso: il memoriale, la superficie in bamboo, il padiglione, il museo. L’intento è quello di realizzare una scultura di “Land Art”, rivisitata con la sensibilità e la naturalezza di un bambino. L’architettura si trasforma in una esperienza individuale, che assume significato commemorativo attraverso l’uso della prospettiva come metafora del momento del disastro, e attraverso l’impiego in chiave espressiva del bamboo, arricchito da significati simbolici ed evocativi. Il declivio collinare viene ricoperto da una ampia installazione che richiama l’idea di un canneto. Le alte aste in bamboo, piegate come canne al vento, ricreano un paesaggio che è possibile percorrere. Le aste proiettano in notturna sottili fasci di luce verso l’alto a ricordare le vittime della catastrofe.
Governo della Tailandia
Studio Comoglio Architetti
2.500 mq.
Concorso
2005