L’insediamento di un polo culturale in un’area urbana pianeggiante e priva di evidenze architettoniche, è occasione per definire un’edificio inteso come polo attrattivo ed elemento iconico dalla forte caratterizzazione capace di rivitalizzare il tessuto circostante. Il nuovo volume si presenta dunque come un organismo compatto e centripeto che, invece di aprire lo sguardo verso il monotono paesaggio urbano della periferia, accentra l’interesse portando la luce e il verde al suo interno. Il rapporto con la città e il parco si risolve con una precisa dicotomia tra superfici opache e trasparenti: i volumi che racchiudono l’auditorium e gli spazi che richiedono di essere isolati rispetto all’esterno, sono chiusi e interamente rivestiti in pietra, mentre gli spazi di accoglienza sono identificati dal volume trasparente della scalinata di ingresso e dal Foyer aperto verso il giardino interno. La scalinata, rievoca in chiave contemporanea la tradizione delle scalinate urbane scenografiche, particolarmente presenti nel barocco romano, e costituisce uno spazio coperto da utilizzare per manifestazioni culturali pubbliche o come luogo di aggregazione per il quartiere.
Roma Capitale
Studio Comoglio Architetti
2.410 mq.
Concorsi
2011